
NIAS un aiuto per i bambini disabili in indonesia

In occasione della prima Giornata Mondiale dei Bambini 2024, che si celebra a Roma con papa Francesco il 25 e 26 maggio 2024, Caritas Ambrosiana e FOM (Fondazione Oratori Milanesi) insieme propongono questo progetto di carità dedicato ai bambini più fragili e indifesi in Indonesia.
Questo evento mondiale non si svolge solamente a Roma, ma sarà celebrato in modo diffuso anche in tutti gli oratori della diocesi di Milano: sarà collegata alla Festa finale dell'anno oratoriano "Pieno di vita"!
La carità è al centro della Giornata Mondiale dei Bambini 2024!
L’isola di Nias: un bottone nell’oceano che lega
la nostra storia a quell’angolo di mondo
Nias è proprio così. Un bottone.
Un’isola come tante altre immersa nell’immensità dell’oceano. Eppure, racchiude in sé qualcosa di speciale, come fosse un bottone a cui si legano e si uniscono momenti, attimi e storie di chi ci vive e di chi, quasi per sbaglio, ci passa.
Proprio durante l’estate 2023 siamo stati noi, Alessia, Greta, Elena, Mariachiara, Delya e Marco Aldo, coloro che sono passati per questo angolo di mondo, a cui siamo rimasti legati e che vogliamo raccontare e continuare a sostenere da qui.
In realtà non siamo arrivati per errore, bensì abbiamo partecipato ai Cantieri della Solidarietà che permettono a giovani come noi di prendere parte direttamente e vivere sul campo esperienze di vita indimenticabili.
UN cantiere che ci ha cambiati
Wisma Alma è la Casa famiglia per bambini dove abbiamo passato 4 settimane l’estate scorsa del 2023 durante il nostro Cantiere delle Solidarietà.
È gestito dalle suore della congregazione indonesiana Alma.
Ospita circa 40 persone tra bambini, suore e operatori.
una casa famiglia per bambini
Il significato di Wisma Alma in indonesiano è: la Casa delle Alma.
In questa Casa convivono bambini e ragazzi diversamente abili, persone da un passato burrascoso dovuto ad abbandoni o a condizioni di estrema povertà. Alcuni dei bambini vanno a scuola, altri che non possono o non riescono andare a scuola, invece, fanno terapia e laboratori.
La diversità che lega tutti
La bellezza che abbiamo visto e apprezzato in questa realtà sta nell’unione nella diversità che fa sentire tutti, nonostante le evidenti differenze, come una grande famiglia con i suoi ritmi e i suoi riti quotidiani.

LO TSUNAMI
Nel dicembre 2004 l’isola di Nias è stata colpita dal grande Tsunami che ha devastato tutte le terre bagnate dall’Oceano Indiano
il terremoto
Nel marzo 2005 l’isola è stata l’epicentro di un terremoto fortissimo (8,5 scala Richter) che l’ha devastata.
ABBIAMO VISTO TANTA POVERTà
Conta circa 700mila abitanti e secondo le statistiche nazionali risulta una delle zone più povere e arretrate del paese.
L’aiuto alle famiglie fragili in tutta l’isola di Nias
Visite domiciliari
Dal 2009 le suore Alma visitano periodicamente le bambine e i bambini diversamente abili e le loro famiglie per fornire servizi domiciliari di riabilitazione fisica e assistenza psicologica.
Accompagnamento continuo
Attualmente vengono seguiti regolarmente 70 bambini e le loro famiglie, visitati regolarmente, settimanalmente o mensilmente.
Le modalità di intervento
Le attività si svolgono su 5 pilastri di intervento dell’approccio alla disabilità che ha alla base l’idea di integrazione sociale del disabile secondo i principi della partecipazione, inclusione, sostenibilità, advocacy, eliminazione delle barriere e sviluppo delle opportunità.
Cosa fanno le suore di Alma
Ogni cosa è fatta con amore e con grande spirito di solidarietà per dare un futuro migliore ai bambini con disabilità
Sostieni il progetto
Non c'è nemmeno il bagno
Molto spesso coloro che vivono nei villaggi non hanno il bagno. Funge da servizio igienico una piccola buca nel terreno circondata da sacchi o tende. Proprio per migliorare questa situazione, questo progetto di aiuto ai diversamente abili si è attivato anche in modo da costruire strutture in muratura esterne alle case, dotate di un deposito per l’acqua e di servizi igienici e con la possibilità di riapprovvigionare la scorta di acqua piovana per lavarsi tramite la costruzione di grondaie che la raccolgano e la incanalino.
I bambini disabili: spesso un peso
Coloro che sono diversamente abili a Nias spesso sono considerati un peso in famiglia, in quanto sono considerati una bocca in più da sfamare (la media di figli per famiglia è 6) ed anche è difficile da curare, pulire e coinvolgere nella normale vita domestica. Spesso i genitori sono a lavorare nei campi e ciò rende il tutto più difficile: non vengano nutriti adeguatamente, né assistiti nei loro bisogni. La disabilità lieve, e anche grave, è molto diffusa a Nias.
Nota: il tuo aiuto servirà davvero a cambiare il destino di tanti bambini con disabilità che vivono sull'isola di Nias. Puoi fidarti della tua donazione, il ricavato sarà devoluto ai bambini di Nias con la garanzia di Caritas Ambrosiana.

Il legame di Caritas con l'isola di Nias
Caritas Italiana è giunta a Nias proprio pochi mesi dopo il terremoto del 2005, collaborando con la diocesi di Sibolga per l’aiuto nella costituzione e rafforzamento della struttura Caritas della diocesi di Sibolga. Caritas Ambrosiana ha cominciato la collaborazione con Nias da più di 10 anni.
Oltre ai tanti altri progetti di supporto alla comunità, Caritas sostiene le suore della congregazione Alma nel mantenimento della Casa famiglia per bambini fondata nel 2005 nella città di Gunung Sitoli. La loro presenza si è rafforzata e ora accolgono minori disabili, malnutriti e abbandonati dalle famiglie di origine
Sostieni il progetto per i bambini con disabilità a NIAS
Le suore Alma stanno realizzando il nuovo progetto CBR (Community Based Rehabilitation) in aiuto ai disabili e alle famiglie dei disabili in tutta l’isola di Nias. I bambini coinvolti nella casa Alma, nelle visite sul campo e in un'altra casa di accoglienza sono circa 150. Le famiglie coinvolte saranno circa 80. Il progetto durerà per 2 anni: sarà realizzato in collaborazione con la Caritas della diocesi di Sibolga e in coordinamento con Caritas Italiana.
€
10
Pasti
Contribuisci ad aiutare le suore Alma a dare un pasto al giorno per dieci mesi ad un bambino accolto nelle case di accoglienza o visitato a domicilio sull’isola di Nias.
Dopo 12 addebiti sulla tua carta di credito la donazione si interromperà in modo automatico.
Obiettivo: 100 donazioni
per fornire 100 mesi di pasti
L'offerta è detraibile fiscalmente, con la detrazione la tua donazione potrebbe costarti solo 84 euro
€
20
Accoglienza
Contribuisci ad aiutare le suore Alma a pagare l’iscrizione per 12 mesi per due bambini ospite di Wisma Alma e di un’altra casa di accoglienza.
Dopo 12 addebiti sulla tua carta di credito la donazione si interromperà in modo automatico.
Obiettivo: 50 donazioni per aiutare
10 bambini per 10 mesi
L'offerta è detraibile fiscalmente, con la detrazione la tua donazione potrebbe costarti solo 168 euro
€
25
Terapia
Contribuisci ad aiutare le suore Alma a comprare strumenti e attrezzature o fornire terapie per i bambini disabili (sedia rotelle, lettino per massaggi, terapie farmacologiche).
Dopo 12 addebiti sulla tua carta di credito la donazione si interromperà in modo automatico.
Obiettivo: 24 donazioni
per aiutare 3 bambini
L'offerta è detraibile fiscalmente, con la detrazione la tua donazione potrebbe costarti solo 210 euro
€
50
Operazione
Contribuisci ad aiutare le suore Alma a pagare un’operazione chirurgica per un bambino disabile bisognoso di un intervento
Obiettivo: 24 donazioni per una operazione chirurgica
L'offerta è detraibile fiscalmente, con la detrazione la tua donazione potrebbe costarti solo 35 euro
€
50
Servizi igienici
Contribuisci ad aiutare le suore a costruire un servizio igienico a disposizione delle famiglie con bambini disabili
Obiettivo: 6 donazioni per costruire 2 servizi igienici
L'offerta è detraibile fiscalmente, con la detrazione la tua donazione potrebbe costarti solo 35 euro
€
10
/mese
Pasti
Contribuisci ad aiutare le suore Alma a dare un pasto al giorno per dieci mesi ad un bambino accolto nelle case di accoglienza o visitato a domicilio sull’isola di Nias.
Dopo 12 addebiti sulla tua carta di credito la donazione si interromperà in modo automatico.
Obiettivo: 100 donazioni
per fornire 100 mesi di pasti
L'offerta è detraibile fiscalmente, con la detrazione la tua donazione potrebbe costarti solo 84 euro
€
20
/mese
Accoglienza
Contribuisci ad aiutare le suore Alma a pagare l’iscrizione per 12 mesi per due bambini ospite di Wisma Alma e di un’altra casa di accoglienza.
Dopo 12 addebiti sulla tua carta di credito la donazione si interromperà in modo automatico.
Obiettivo: 50 donazioni per aiutare
10 bambini per 10 mesi
L'offerta è detraibile fiscalmente, con la detrazione la tua donazione potrebbe costarti solo 168 euro
€
25
/mese
Terapia
Contribuisci ad aiutare le suore Alma a comprare strumenti e attrezzature o fornire terapie per i bambini disabili (sedia rotelle, lettino per massaggi, terapie farmacologiche).
Dopo 12 addebiti sulla tua carta di credito la donazione si interromperà in modo automatico.
Obiettivo: 24 donazioni
per aiutare 3 bambini
L'offerta è detraibile fiscalmente, con la detrazione la tua donazione potrebbe costarti solo 210 euro
LA MIA ESPERIENZA A NIAS:
sotto l’acqua tutti insieme
Di Marco Aldo
Venticinque giorni non sono abbastanza per cambiare la vita. Anche se vengono trascorsi dall’altra parte del mondo; anche se ogni attimo è vissuto a una diversa intensità; anche se sono caratterizzati da incontri straordinari. Venticinque giorni non cambiano una vita. Ma questi venticinque giorni che hanno caratterizzato il cantiere in Indonesia sono portatori di insegnamenti e di esperienze che lasciano un segno indelebile nel futuro di chi li ha vissuti.
Nel nostro futuro. Spiegare e raccontare tutti gli stimoli, tutti i momenti, che hanno attraversato questa avventura indimenticabile è quasi impossibile. Attraverso la fotografia si può raccontare la felicità e la sofferenza, la straordinarietà e la quotidianità, della giornata di una persona e le si può cristallizzare nei ricordi, le si può rendere immortali, senza tempo. Dietro alle centinaia di storie immortalate attraverso uno scatto fotografico, però, ci sono insegnamenti che creano come un filo conduttore, invisibile, che può essere forse riassunto in un gruzzolo di parole. Soffermandomi con maggiore attenzione, utilizzando una lente d’ingrandimento per rivivere ancora e ancora il cantiere, ho scelto, per poter anche solo far assaporare parte di ciò che questa esperienza mi ha lasciato, un preciso momento durato poco più di un’ora. In questo rivedo le principali riflessioni che sento di aver raccolto durante l’intero percorso. Era uno dei primi pomeriggi, saremmo dovuti uscire per compiere una generica attività. Eravamo in ritardo e quasi come per dispetto il cielo ha deciso di scatenare uno di quei temporali estivi che in pochi secondi fanno arrivare un diluvio dove prima c’era sereno. Quasi come se volesse ritardare ancora di più il nostro programma. Io stavo lì, seduto sulla veranda della casa dei volontari, in attesa di uscire, in attesa di iniziare finalmente le attività.
Appena vidi l’arrivo della pioggia iniziai a sbuffare, iniziai a pensare che quel giorno non avremmo fatto nulla di particolare e di conseguenza sarebbe stato un giorno “buttato”. Pensavo già a domani e al peso che questo pomeriggio non vissuto avrebbe avuto sull’intero scorrere dell’esperienza. Mentre viaggiavo tra queste inutili lamentele, mentre davo spazio al futuro nei miei pensieri perdendo di vista il presente vidi un esercito di pazzi, un esercito di bambini genuinamente felici che si lanciavano sotto la più banale pioggia. C'è chi si passava un pallone, chi ballava nel fango, chi si divertiva a correre e chi anche se non poteva farlo se ne stava lì con gli occhi al cielo, divertito, sotto l'intenso temporale. Da lontano sentii un richiamo, qualcuno urlava il nostro nome e pretendeva che anche noi ci unissimo in questa assurda e totalmente inutile attività. Non so cosa mi sia preso, ma come se non comandassi più il mio corpo mi ritrovai a giocare a calcio con gli altri ragazzi. Coperto di fango da testa a piedi, bagnato fradicio nonostante a breve saremmo dovuti uscire per andare in città a visitare chissà chi. Di fianco a me vidi le altre volontarie nelle stesse condizioni.
Tra me e me pensai a un paradosso che ancora oggi porto con me: “chi difficilmente avrà un futuro, chi è cosciente che tante alternative non le avrà, mi ha insegnato cosa significa godersi il presente. Cosa significa godersi anche il più forte temporale”. Mentre questa riflessione si era consolidata nei miei pensieri, un’altra era pronta per stupirmi. Mi fermai per qualche secondo dalla partita di calcio, improvvisata e senza regole, e chiesi tra me e me dove fossi. Non mi sembrò di essere in Asia, di essere a una ventina di ore di volo da casa. Non mi sembrò di essere dall’altra parte del mondo. È in quell’istante che mi sentii come se alla fine fossi molto vicino alla mia realtà. Come se da quel momento sentii che prima di evidenziare le differenze tra me e i bambini, tra me e i cittadini di quell’isola nascosta nell’Oceano Indiano, dovessi comprendere cosa ci accomuna. Come se fosse un cappello contro il diluvio di diversità in cui ci saremmo immersi nei giorni successivi, in cui eravamo già immersi; uno strumento che in realtà non protegge ma che in qualche modo, senza una ragione logica, fa sentire più protetti. Infine, un’ultima riflessione la ebbi solo dopo che la pioggia smise di cadere, mentre ci stavamo dirigendo con l’auto verso il luogo dell'attività.
Mi resi conto che i bambini, i ragazzi della Casa famiglia che ci ospitava, nonostante fossero costantemente sotto un temporale di difficoltà che impediva al loro futuro di mostrarsi come un cielo sereno, nonostante avessero i vestiti e le spalle inzuppate da ciò, non ci chiesero un ombrello per proteggersi finalmente dalla pioggia. Bensì ci chiesero di unirci a loro per un attimo, sotto a quel temporale. Di farlo con gli occhi comprensivi ma non giudicanti, con la voglia di vivere con loro quei momenti senza dover per forza risolvere il mondo.
La tua donazione è sicura: 100% sicura e garantita
Puoi donare con fiducia al progetto per i bambini con disabilità di Nias. Il legame di Caritas Ambrosiana con le suore di Alma è consolidato da tempo e possiamo garantire sulla loro capacità di gestione dei fondi. Il sistema di pagamento è sicuro e non hai nulla da temere. Dona con fiducia al nostro progetto e cambia la vita di tanti bambini sull'isola di Nias.
Domande frequenti
Per ogni dubbio o domanda puoi scrivere a internazionale@caritasambrosiana.it saremo lieti di fornirti tutte le informazioni di cui hai bisogno.
La raccolta fondi è stata proposta a Caritas Ambrosiana dai ragazzi del Cantiere in Indonesia. Il progetto è a tutti gli effetti un progetto di Caritas Ambrosiana. Puoi donare con fiducia.
La scelta di sostenere il progetto per un anno è per noi davvero utile perché sapremo di poter contare sul tuo appoggio per lungo tempo. Al termine dei 12 mesi non dovrai fare nulla, gli addebiti cesseranno in modo automatico. Per ogni informazione puoi contattare l'Ufficio Raccolta Fondi scrivendo a offerte@caritasambrosiana.it
Nell’estate del 2024 si ripeterà il Cantiere della Solidarietà (campi di lavoro estivo all’estero) a Nias. Abbiamo già scelto i cantieristi che quest’anno passeranno la loro estate aiutando i bambini di Nias. Per avere maggiori informazioni sull’iniziativa anche per gli anni futuri, visita il sito: cantieri.caritasambrosiana.it